Oltre 24 milioni di compresse della cosiddetta ‘droga del combattente’ sono state sequestrate dalla Guardia di finanza e dall’Ufficio antifrode della Dogana nel porto di Gioia Tauro

BUONA LA PRIMA, Venerdì 3 novembre, ALLE 18.13

Venerdì 3 novembre, a Buona la Prima

La prima pagina de Il Sole 24 Ore; Mauro Meazza, caporedattore centrale

La prima pagina de La Repubblica Palermo; Enrico del Mercato, caporedattore

Oltre 24 milioni di compresse della cosiddetta ‘droga del combattente’ sono state sequestrate dalla Guardia di finanza e dall’Ufficio antifrode della Dogana nel porto di Gioia Tauro. Le compresse di tramadolo, sostanza oppiacea sintetica, provenivano dall’India ed erano dirette in Libia. Secondo fonti investigative, il traffico di tramadolo sarebbe gestito direttamente dall’Isis per finanziare attività terroristiche. La vendita in nord Africa e medio oriente avrebbe fruttato 50 milioni. L’operazione è stata coordinata dalla Sezione antiterrorismo della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria a conclusione di indagini svolte dai finanzieri del Comando provinciale reggino in collaborazione con l’Ufficio Antifrode della Dogana di Gioia Tauro. L’input investigativo è partito dalla Guardia di finanza di Genova che nell’ambito di una operazione dello scorso maggio, aveva proceduto ad un analogo sequestro nel porto del capoluogo ligure; Alessandro De Pascale, giornalista d’inchiesta, autore di ‘Guerra & droga (Castelvecchi, 2017)