Italia fanalino di coda nell’Unione Europea in tema di lavoro. Il nostro è il paese con il numero più alto di giovani disoccupati che non cercano impiego. Ad affermarlo l’indagine 2017 sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa pubblicata dalla Commissione. Il servizio è di Eugenio Bonanate:
In Italia è record di giovani che non hanno lavoro, che non lo cercano e che non sono impegnati in un percorso di studio o di formazione. Sfiora il 20 per cento, contro la media europea dell’11,50 per cento. E se la disoccupazione fra i ragazzi fino a 24 anni registra una leggera flessione – passando da oltre il 40 per cento del 2015 a meno del 38 per cento dell’anno scorso – il dato resta pur sempre al terzo posto in Europa dopo Grecia e Spagna. Al nostro paese spetta il primato dei lavoratori autonomi e si distingue per un’ampia diffusione dei contratti atipici, specie per persone fino a 39 anni. Il rapporto parla di un considerevole rischio di precarietà, precisando che i giovani aspettano i 31-32 anni per lasciare il nido familiare e fare figli, mentre nel resto d’Europa questo avviene mediamente intorno ai 26 anni. A completare il quadro ci sono gli italiani in condizioni di povertà estrema: negli ultimi due anni il trend è aumentato, caso unico nel vecchio continente assieme a Romania ed Estonia.