Già duemila persone sono morte dall’inizio dell’anno nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Dal 1 gennaio ad oggi registrati un totale di 81.292 arrivi via mare in Europa, l’85% dei quali in Italia. Dati che arrivano quando si celebra la Giornata mondiale del rifugiato promossa dall’Onu. «Le tragedie dell’umanità che si sviluppano ai confini dell’Europa ci chiedono di non essere né indifferenti né ostili» dice il Capo dello Stato Mattarella. Una giornata che arriva mentre la politica discute di ius soli. Sentiamo padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, il servizio dei gesuiti per i rifugiati