Forse non tutti lo sanno. Ma le note della celeberrima marcia nuziale vengono da qui. Dal Lohengrin di Richard Wagner. Personaggio nel quale il compositore tedesco un po’ si rivedeva: in un periodo in cui, tra crisi artistica insuccessi, si chiedeva dove sarebbe andato, il musicista affronta la storia del misterioso cavaliere al quale nessuno doveva chiedere origine e provenienza. L’opera, andata in scena nel 1850 a Weimar, curata da Franz Liszt, mette insieme storia e leggenda: la storia di Enrico l’Uccellatore che ad Anversa all’inizio del X secolo si oppone all’invasore ungherese e la leggenda, raccontata nell’ultimo capitolo del Parzival di Wolfram von Eschenbach, del misterioso cavaliere che giunge su una barca trainata da un cigno per soccorrere la duchessa di Brabante. Una storia d’amore, di difesa dell’innocenza, ma anche di rinuncia e sacrificio con un finale dove i buoni trionfano, ma resta anche tanta malinconia. Mefistofele è l’opera che Pierachille Dolfini affronta questa settimana nella rubrica Un’opera in tre minuti