Finale con sorpresa. Più che opera lirica, il suo autore la definisce Leggenda drammatica. Infatti ci vorranno quasi cinquant’anni prima che La dannazione di Faust di Hector Berlioz venga rappresentata in forma scenica. Prima, dal 1846, solo versioni in forma di concerto. Il compositore francese mette in musica alcune scene della prima parte del Faust di Goethe. Con una sorpresa finale, una variante rispetto al poema tedesco, preannunciata già nel tiolo, la dannazione del protagonista. Attenzione concentrata sui tre personaggi centrali, Faust, Mefistofele e Margherita. Scene intime, ma anche grandi scene corali, con danze e cori, dove emerge il passo sinfonico della partitura. Tutto parte dal patto che Mefistofele propone a Faust: la sua anima in cambio della felicità eterna. Ma il finale sarà tra le fiamme dell’inferno. La damnation de Faust è l’opera che Pierachille Dolfini racconta questa settimana nella rubrica Un’opera in tre minuti