Il governo italiano ha patteggiato di fronte alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo per le violenze nella caserma di Bolzaneto a margine del G8 di Genova. E si è impegnato a risarcire sei cittadini che hanno subito abusi. Il servizio è di Eugenio Bonanata:
L’Italia riconosce le sue colpe per quanto avvenuto nel 2001. E pagherà 45 mila euro ciascuno per i danni morali e materiali nonché per le spese processuali. “Una risoluzione amichevole”, precisa la Corte Europea, nell’ambito di un accordo con 6 cittadini su 65 che hanno presentato ricorso presso l’organismo di Strasburgo. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: “Violare i diritti umani costa. E non avere leggi per prevenire le violazioni costa altrettanto: costa ai diritti umani delle persone che hanno subito torture e costa anche alle casse dello Stato”.
Oltre ad ammettere la violazione del diritto dei cittadini a non essere sottoposti a maltrattamenti e tortura, lo stato italiano riconosce anche l’inefficacia dell’inchiesta penale condotta sui fatti del 2001. Inoltre, si impegna a tenere corsi specifici sul rispetto dei diritti umani destinati agli appartenenti alle forze dell’ordine.