Lunedì 20 marzo, a Buona la Prima, alle 18.13 su inBlu:
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I titoli di Tg2000; Amerigo Vecchiarelli, caporedattore, in studio
Giornata della memoria – Scritta ‘Don Ciotti sbirro’ sul Vescovado di Locri, dopo la visita di ieri di Mattarella. L’impegno dà fastidio, replica il presidente di Libera.
I commenti alla visita di Mattarella di Cafiero de Raho e tre familiari: Matteo Luzza, Alessandra Clemente, Debora Cartisano
Dopo l’incontro di ieri del presidente Mattarella con i familiari delle vittime innocenti di mafia, una scritta “più lavoro meno sbirri” e un’altra “don Ciotti sbirro”, sono state tracciate la notte scorsa sul Vescovado di Locri, dove in questi giorni risiede don Luigi Ciotti, presidente di Libera, per la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra domani in tutta Italia. Ieri Mattarella aveva lanciato un duro monito contro le mafie, che tolgono libertà, diritti e opportunità a persone e territori. “Queste scritte rientrano nella strategia della ‘ndrangheta che dice meno sbirri e più lavoro, ma è quella che fa fuggire le imprese che il lavoro lo danno”, così il procuratore di Reggio Calabria Cafiero de Raho, anche lui presente ieri a Locri all’incontro con Mattarella. Sentiamo prima lui e poi alcuni familiari: Matteo Luzza, Alessandra Clemente, Debora Cartisano