Un dramma politico e un dramma umano. È il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. Il dramma di un padre che perde e ritrova una figlia. Un dramma che il musicista sentiva particolarmente tanto che dopo la prima del 1857 alla Fenice tornò a lavorare sul Boccanegra più di vent’anni dopo, quando preparò una seconda versione andata in scena al Teatro alla Scala nel 1881. Un dramma che abbraccia venticinque anni durante i quali Simone, il corsaro eletto dal popolo, ha saputo governare con giustizia e rettitudine. Scontentando molti, tra cui gli stessi che lo elessero. E che, non per nulla, vogliono fargliela pagare. Tanto che Simone finirà avvelenato dall’amico che lo fece salire al potere. Simon Boccanegra protagonista questa settimana della rubrica Un’opera in tre minuti di Pierachille Dolfini