Il terrore colpisce ancora la Francia. Nel giorno della festa nazionale del 14 luglio, un camion si è scagliato sulla folla riunita a guardare i fuochi d’artificio sul lungomare di Nizza. Sparando e correndo all’ impazzata a 80 km orari, ha lasciato a terra oltre 80 morti e almeno 100 feriti.
Non c’è ancora alcuna rivendicazione dell’attacco. Il nome dell’attentatore non era nella lista dei terroristi. L’analisi di Jean Pierre Darnis vicedirettore programma sicurezza e difesa Iai istituto affari internazionali al microfono di Chiara Placenti
Francia è in guerra dice il ministro dell’interno Cazenueve giunto ieri sere a Nizza appena appresa la notizia della strage. Siamo davvero in guerra ? Andrea Margelletti presidente del Centro studi internazionali
Manca ancora una rivendicazione ufficiale ma i siti vicini all’Isis hanno festeggiato l’azione. Marco Lombardi professore di sociologia all’università Cattolica di Milano esperto di terrorismo internazionale.
Sul terribile attentato avvenuto ieri sera a Nizza, abbiamo sentito l’analisi di Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa del Senato. L’intervista è stata realizzata da Chiara Placenti nel corso di Piazza InBlu.
Per Marcelle Padovani, corrispondente per l’Italia di Nouvel Observateur, l’attentato compiuto nel lungomare di Nizza va inquadrato come una questione esclusivamente francese legata al passato di potenza coloniale e di mancata integrazione dei musulmani. L’intervista è a cura di Rita Salerno