Lunedì 27 giugno, a Buona la prima, alle 18.13 su inBlu:
La prima pagina di Avvenire; Francesco Riccardi, caporedattore centrale
I titoli di tg2000; Amerigo Vecchiarelli, caporedattore, in studio
Nessuna certezza dalle urne in Spagna: le elezioni hanno riproposto i risultati del voto di dicembre 2015 con il Pp primo partito, con il 33%, maggioranza assoluta solo al Senato e 14 deputati in più, davanti a Psoe, 22,7%, Podemos, 21,1% e Ciudadanos, 13,1%. Un voto che ha visto tramontare il ‘sogno’ di Podemos di diventare il primo partito della sinistra, superando i socialisti, e candidarsi alla guida del governo. ll partito ‘viola’ registra una forte delusione, dopo che le inchieste demoscopiche per settimane gli hanno fatto “toccare il cielo”, dando a un’ipotetica coalizione Podemos-Psoe guidata da Iglesias quasi la maggioranza assoluta. Il partito, alleato con Izquierda Unida, si ferma a 71 seggi, lo stesso risultato delle elezioni dello scorso 20 dicembre, che ha decretato la fine del tradizionale bipartitismo spagnolo e portato allo stallo il Parlamento; collegamento con Madrid, Omero Ciai, inviato de la Repubblica