Dolore e sgomento sono stati espressi per la strade di Orlando dal presidente della Repubblica Mattarella al presidente americano Obama nel messaggio di cordoglio per le vittime di quella che lo stesso Obama ha definito “la più grave strage da armi da fuoco della storia Usa”. A tutto campo le indagini sull’assassino, Omar Mateen, 29 anni, statunitense di origini afghane, vigilante. I possibili legami con l’estremismo islamico e il movente di odio verso gli omosessuali. La figura del padre, sostenitore dei Talebani. Secondo le ultime notizie ci sono altri indagati oltre al killer che ha ucciso 49 persone e ne ha ferite più di 50 nel Pulse Club, locale gay della città della Florida. Mateen è stato colpito a morte quando le teste di cuoio sono riuscite a fare irruzione nel club. Sulle indagini sentiamo Guido Olimpio, corrispondente del Corriere della Sera da Washington.
L’intervista è di Federica Margaritora