In Pakistan sono state arrestate duecento persone, presunti militanti islamici, dopo l’attentato di domenica scorsa costato la vita a 72 persone, di cui 31 bambini, e il ferimento di altre trecento, in un parco dove i cristiani si erano ritrovati per festeggiare nel giorno di Pasqua. La rivendicazione di un gruppo di talebani allarga la minaccia anche al premier Sharif e ai media del Paese. Sulla difficile realtà del Paese, che cerca di contrastare il fondamentalismo ma non riesce a fare passi significativi sul fronte dell’integrazione, è intervenuto in Ecclesia, al microfono di Alessandra Giacomucci, Shahid Mobeen, docente di pensiero e religione islamica alla Pontificia Università Lateranense e fondatore dell’Associazione pakistani cristiani in Italia.