Libia – Sullo sfondo della liberazione dei due ostaggi italiani e dell’uccisione degli altri due connazionali, c’è un Paese nel caos dove il governo di unità nazionale così come prospettato dall’Onu è impraticabile e dove un intervento armato scatenerebbe animosità e accuse di ingerenza esterna almeno da parte del governo di Tobruk, come ci racconta Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera a Tripoli
L’intervista è di Federica Margaritora: