“Abbiamo iniziato per ora aprendo l’ambulatorio il lunedì pomeriggio e tanti colleghi da altri ospedali romani stanno telefonando e offrendo la loro disponibilità. Per i medici sottrarsi alla logica dell’azienda e finalmente rivivere la propria vocazione e missione prioritaria che è quella di aiutare l’essere umano nel momento della sofferenza è per tutti un’occasione privilegiata. E nel contesto del Giubileo diventa un segno di fede”. Lo ha detto Lucia Ercoli, direttore dell’associazione Medicina Solidale, al microfono di Alessandra Giacomucci, che sarà presente con i propri medici e infermieri nella nuova struttura voluta da Papa Francesco sotto il colonnato di San Pietro per garantire le cure mediche alle persone in difficoltà e senza fissa dimora.
L’ambulatorio, ha aggiunto la responsabile della struttura medica, è “la prosecuzione di una collaborazione con l’Elemosineria apostolica che ormai si è avviata da tre anni grazie alla generosità di mons. Konrad Krajewski che ha ben chiara qual è la situazione di povertà a Roma. Grazie alla disponibilità di mons. Krajewski e della direzione dei servizi di sanità del Vaticano abbiamo avviato questa ulteriore iniziativa. Ieri sono venute tante persone che vivono prevalentemente in strada e che non riescono ad accedere alle cure perché di fatto manca una rete di sostegno capace di dare risposta al problema di salute determinato da condizioni di povertà ed emarginazione sociale. Ieri avevamo tre persone dimesse da alcuni nosocomi romani con tanto di diagnosi e indicazioni terapeutiche ma senza la possibilità di acquistare i farmaci e senza la possibilità di curarsi. Ma grazie alle generosità dell’Elemosineria, con loro sorpresa, sono riuscite ad avere finalmente le medicine”.