In ambito classico il quartetto rappresenta al meglio l’ideale illuminista della conversazione fra uomini liberi, dove nessuno prevarica gli altri ma ognuno vi contribuisce in egual misura. Il filosofo Alfred Schutz scriveva che questo condividere l’altrui flusso di esperienze nel tempo interiore, questo vivere in comune un vivido presente, costituisce l’esperienza del “Noi” che è alla base di ogni possibile comunicazione. Con Alberto Franchin, uno dei due violini del Quartetto NOÛS, si parla di una giovane formazione giunta alla seconda fatica discografica e già conosciuta a livello internazionale, della sua nascita, dei suoi progetti e delle intense relazioni umane sottostanti, condizione indispensabile per ottenere il giusto equilibrio fra resa artistica e realizzazione umana, Fra gli ascolti, un brano del giovane Anton Webern (Langsamer Satz) e alcuni estratti da quartetti di Mendelssohn e Ciaikovsky che fanno parte del CD del mese allegato alla rivista Amadeus.