Il 2015 e’ stato un “anno buio” per i diritti umani, “il peggiore dai primi anni 90”. Lo sostiene Amnesty International, nella presentazione a livello mondiale del rapporto 2015-2016.
Nel contesto degli ultimi 50 anni, che hanno registrato comunque un crescente livello di liberta’ generale, nel 2015, secondo l’organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani, “non solo non ci sono stati passi avanti”, ma ci sono stati segnali di “arretramento”, c’e’ stato un aumento dei conflitti e delle crisi umanitarie. Anche i Paesi occidentali “continuano a violare i diritti umani fondamentali in modo indiscriminato”, denuncia Amnesty, riferendosi in particolare ai “bombardamenti nei conflitti, che a differenza di una volta non si preoccupano piu’ di tanto di evitare i danni collaterali”, ossia di non colpire civili innocenti, ha sottolineato il direttore generale di Amnesty Italia Gianni
Rufini che al microfono di Federica Margaritora ha spiegato le principale criticità dei diritti umani nel mondo: