Con 43 milioni di visite e incassi per 155 milioni di euro, il 2015 si conferma un “anno d’oro” per i musei italiani. Lo annuncia al Comitato permanente del turismo il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini che sottolinea: «Per la storia del nostro Paese è il miglior risultato di sempre».
Sentiamolo ai microfoni di Chiara Placenti a Piazza InBlu:
Roma, 14 gennaio 2016 – “Sono dati molto importanti che rafforzano la crescita del 2014 rispetto al 2013. Sono numeri significativi perché sono aumentati i visitatori sia gratuiti che a pagamento. Ai turisti che normalmente frequentano i musei italiani si sono aggiunte le famiglie italiane. I dati dimostrano che gli italiani si sono riavvicinati al loro patrimonio culturale”. Così il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, ha commentato il boom di visite, oltre 43 milioni, nei musei italiani registrate nel 2015 con un incasso di 155 milioni di euro.
“Le domeniche gratuite – ha aggiunto il ministro – hanno contribuito ma sono aumentati moltissimo i visitatori a pagamento. La domenica gratuita è un’occasione per visitare i musei ma ha anche un valore educativo. Una persona che frequenta per la prima volta un museo gratuitamente tende a tornarci volentieri anche a pagamento”.
Il ministro, infine, ha lanciato un buon auspicio anche per quest’anno: “Penso che nel 2016 avremo dei dati ancora migliori. In Italia solo lo Stato ha 4 mila musei che si aggiungono a quelli dei comuni, dei privati e della Chiesa. L’Italia è uno straordinario museo diffuso. L’invito è di andare a visitare un museo meno conosciuto ma con una collezione straordinaria invece di mettersi in fila per un museo famoso. Un piccolo museo che all’estero sarebbe la star di una città da noi rischia di non avere visitatori”.