Roma, 12 gennaio 2016 – Il vescovo Giuseppe Pasotto, stimmatino veronese, il 7 dicembre scorso, in occasione del Giubileo della Misericordia, ha benedetto una Porta Santa senza chiesa e mura innalzata semplicemente su un prato. E’ successo a Rustavi in Georgia dove da tre anni si cerca di costruire una chiesa dedicata alla Divina Misericordia per la quale però non arrivano le necessarie autorizzazioni dalle autorità civili. La testimonianza di mons. Pasotto è stata raccolta da inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane.
“L’idea – ha spiegato il vescovo al microfono di Alessandra Giacomucci – è nata chiacchierando tra noi sacerdoti. E’ una porta che abbiamo costruito in un terreno libero, in un prato dove da anni tentiamo di costruire una chiesa e non abbiamo avuto ancora l’autorizzazione anche se tutti i documenti da anni sono a posto, cioè ci sono tanti problemi che creano, io credo sicuramente in modo artificiale, cioè nonostante tutti i documenti pronti il sindaco ancora non ha firmato. Allora è nata l’idea di fare la Porta Santa lì, è la porta della chiesa proprio esattamente come deve essere una porta ed è senza la chiesa”.
“Questo è stato un segno simbolico – ha proseguito mons. Pasotto – per dire alla nostra chiesa che la misericordia dobbiamo viverla noi giorno per giorno di fronte alle difficoltà che incontriamo, costruire una chiesa o qualsiasi altra difficoltà, quindi è un richiamo alla nostra chiesa. E’ diventata un simbolo, il simbolo della misericordia. Io ho scritto una lettera in cui ai fedeli dicevo: immaginatevi che bello che è entrare in una porta dove poi non ci sono pareti, dove non c’è nessun tetto. La misericordia è così, è sconfinata non ha luoghi particolari, è di tutti, abbraccia il mondo, ecco la misericordia di Dio”.