E’ un caso destinato a far discutere quello di una donna, morta lo scorso 15 dicembre in Svizzera dopo aver fatto ricorso al suicidio assistito perché malata terminale. La vicenda ha fatto da sfondo alla presentazione alla stampa a Roma dell’iniziativa promossa dai radicali italiani per promuovere una raccolta di fondi per sostenere economicamente quanti vogliono ricorrere all’eutanasia. Il commento del direttore dell’istituto di bioetica dell’università cattolica del sacro cuore di Roma, Antonio Spagnolo al microfono di Rita Salerno.