A un mese dal bombardamento del suo ospedale traumatologico a Kunduz, in Afghanistan, nel quale hanno perso la vita almeno 30 persone fra personale medico, pazienti, familiari e personale di servizio, Medici senza frontiere ha commemorato le vittime in molte città del mondo. A Roma l’appuntamento è stato sotto l’arco di Costantino. Un’occasione per tornare anche a chiedere la protezione delle strutture sanitarie come sancito dal Diritto Internazionale Umanitario. Il presidente di Msf Italia, Loris De Filippi.
Intervista di Giorgi Bresciani: