Oltre un milione e 600 mila visitatori. Più di 150mila euro raccolti per la carità del Papa. Questo in sintesi il bilancio del Padiglione della Santa Sede ad Expo. «Non di solo pane» il titolo scelto per declinare l’argomento dell’esposizione: «Nutrire il pianeta. Energia per la vita». E a detta di molti l’allestimento è quello che meglio ha centrato il tema di Expo. Diverse sezioni in un unico grande spazio: le immagini del mondo, un’opera d’arte (prima Tintoretto e poi Rubens), una grande tavola multimediale e le situazioni di bisogno che saranno sostenute dal denaro raccolto. Questo lo scenario che ha accolto i visitatori che sono stati accompagnati in un percorso pastorale, come spiega, al microfono di Pierachille Dolfini, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura e commissario del Padiglione della Santa Sede ad Expo.
Il risultato del Padiglione della Santa Sede all’Expo di Milano è “molto positivo. I visitatori con le loro piccole e semplici donazioni hanno offerto 150 mila euro affinché il Papa possa sostenere le comunità di sfollati e rifugiati in Giordania. Per questa ragione riteniamo che il nostro Padiglione abbia avuto anche una funzione quasi pastorale”. Lo ha detto il presidente del Pontificio consiglio per la cultura e commissario del Padiglione della Santa Sede ad Expo, cardinale Gianfranco Ravasi, ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane.
“La Santa Sede con questo Padiglione – ha aggiunto il card. Ravasi – ha voluto sviluppare due dimensioni da una parte il pane che è sulle mense, uno dei grandi simboli del nutrimento universale. La dimensione dell’assenza di questo pane sulle tavole, la fame del mondo, è stato il primo tema. Dall’altra parte si è voluta evocare l’altra frase ‘non di solo pane’ ricordando la dimensione più spirituale e culturale che il cibo comporta. E’ per questo motivo che molti hanno riconosciuto che il Padiglione della Santa Sede è stato forse quello che più di tutti ha voluto centrare il tema”.