Il Rapporto dell’Istituto per lo sviluppo del Mezzogiorno parla chiaro: nel 2015 il Pil italiano dovrebbe crescere dell’1% al Centro Nord e dell’ 0.1% al Sud. Dal Rapporto emerge un Sud a segno meno. Solo nel 2014 la povertà assoluta ha smesso di crescere nel Centro-Nord ed è leggermente diminuita nel Mezzogiorno, dice ancora lo Svimez, “verosimilmente per l’erogazione del bonus di 80 euro mensili”, dice ancora. E se nel 2013 al Centro-Nord si è trovato esposto al rischio di povertà 1 persona su 10, al Sud il dato invece è di 1 persona su 3. A livello regionale, al Sud, la forbice è compresa tra il 16,5% dell’Abruzzo e quasi il 42% della Sicilia dove sono a rischio povertà oltre 4 persone su 10.
Una situazione critica soprattutto per le famiglie con minori, e per quelle giovani, con o senza figli. Più esposte al rischio anche le famiglie con un solo percettore di reddito perchè, annota ancora lo Svimez, “non basta avere un lavoro per uscire dal rischio povertà”.
“Non è più rinviabile – dice il direttore Riccardo Padovani a inBlu Notizie – una misura universale di sostegno al reddito”.