Roma, 30 settembre 2015 – “Non c’entra nulla con la discriminazione di genere, qualsiasi orientamento non è assolutamente giudicato da noi. Nella nostra scuola tutti i ragazzi sono ben accetti, non c’è alcun pregiudizio sui diversi orientamenti sessuali”. Così il presidente Ecfop (Ente cattolico formazione professionale) di Monza, don Marco Oneta, ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, ha risposto all’accusa di aver allontanato uno studente di 16 anni dall’aula perché gay.
“Non abbiamo detto nulla sulla questione di genere”, ha spiegato don Marco Oneta, ma “ci sembrava solo inopportuno che la foto di questo ragazzo in atteggiamenti sessuali espliciti fosse diffusa su un social media, tanto è vero che quando i compagni, non noi, hanno fatto la segnalazione la foto è stata subito tolta”.
“C’è stato un grande fraintendimento – ha aggiunto il presidente dell’istituto – sulle intenzioni della scuola rispetto a questo ragazzo, che non è stato per nulla discriminato. A seguito di un episodio di diffusione di una foto oscena che lo ritraeva su un social media, la scuola, il direttore in particolare, ha ritenuto opportuno tutelarlo di fronte alle polemiche nate in classe chiedendo allo studente di fare un percorso di un paio di giorni, seguito da un formatore, non in classe ma solo perché c’era stato clamore. La scuola voleva nel frattempo parlare con la mamma e con gli assistenti sociali che già la seguono” ma “questa cosa non è avvenuta fino a quando la madre non è arrivata con carabinieri e giornalisti al seguito”.
“Quello che ci dispiace – ha concluso il presidente Ecfop – è aver interpretato in modo così negativo, cattivo e pesante l’intenzione di tutelare il ragazzo”.
Intervista di Antonella Mitola: