Roma, 20 agosto 2015 – Sulla questione del caporalato “Bisogna aumentare i controlli, è quello che abbiamo fatto in queste settimane con il ministero del lavoro e direttamente sul campo con le forze di Polizia e con gli ispettori”. Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane.
Per il ministro è inoltre necessario “costruire alcuni strumenti nuovi come ad esempio la ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ che dal primo settembre diventerà, per la prima volta in Italia, uno strumento operativo per consentire alle imprese di rendere virtuosa l’attività regolare”.
“Deve essere fatta – ha aggiunto il ministro Martina – una riflessione seria sulle attività di contrasto al caporalato o anche sul versante delle nuove norme che colpiscano sempre di più e in maniera sempre più forte questa attività criminosa. Da questo punto di vista a settembre il Parlamento ha da discutere una proposta di legge sul caporalato, penso che questa sia una via giusta per rispondere al problema”.
“Non possiamo accettare in alcun modo – ha concluso il ministro dell’Agricoltura – che per stare sul mercato si giochi con la vita dei lavoratori e delle persone. Bisogna lavorare anche sul piano organizzativo, penso ad alcune filiere, per evitare che si generino delle condizione che poi eventualmente portano qualcuno a giocare questa via”.
Intervista di Alfredo Ranavolo