I giovani tra sballo e fragilità. Molti i casi di cronaca negli ultimi giorni, dal ragazzo morto al Cocoricò di Riccione alla 16enne deceduta in spiaggia a Messina. E altre quattro giovanissime, nel Salento, finiscono in ospedale in coma etilico. Don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e fondatore di Comunità Nuova, ha sottolineato ai microfoni di inBlu Radio, che bisogna “ricominciare ad andare nelle scuole a parlare con i ragazzi di sostanze stupefacenti partendo da quello che pensano, per discutere su come si fa a evitare il consumo di sostanze la cui composizione è sconosciuta”.
“Questi ragazzi – ha aggiunto don Rigoldi – hanno bisogno per divertirsi. Con i miei collaboratori andiamo fuori le discoteche e vediamo arrivare le auto con i ragazzi che aprono il baule e scaricano casse intere di birra e ci dicono: ‘Se non siamo ubriachi non ci divertiamo’. Alcune morti sono avvenute anche per coma etilico non per sostanze velenose. Il fatto che i giovani siano alla ricerca di trasgressione ed esperienze nuove è normale ma va spiegato loro come ci si diverte senza andare fuori di testa. E’ l’impresa quotidiana degli educatori”.
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(dalle 8.16 alle 8.22 ogni giorno da lunedì a venerdì)
Mercoledì 12 agosto 2015
Discoteche, sballo, eccessi di alcool e droghe: le giovani vittime degli ultimi giorni ci interpellano
don GINO RIGOLDI, fondatore della Comunità Nuova e cappellano del carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano
intervistato da Giorgia Bresciani
conduce in studio: Franco Rossi