Le estati del 1972 e 1973
Un’estate fresca e piovosa (!) quella del ’72, segnata da un’edizione luttuosa delle Olimpiadi: a Monaco di Baviera terroristi palestinesi provocano un massacro nella palazzina della rappresentativa israeliana: 16 i morti fra cui 9 ostaggi. Ma i giochi si fermano solo un giorno, poi sfileranno le medaglie di Novella Calligaris (400 stile libero) e Klaus Di Biasi (tuffi). La stagione discografica si apre con Battisti (I giardini di marzo) mentre al Disco per L’Estate trionfa Gianni Bella (Quanto è bella lei). Va molto il tema del bohémien con Io vagabondo e Viaggio di un poeta, mentre il vero tormentone è uno strumentale dal titolo Popcorn. L’estate del ’73 risente del clima difficile sul piano civile, fra austerity e anni di piombo, come verrà ricordato il decennio. E all’estero non si respira un’aria migliore: negli USA scoppia lo scandalo Watergate, in Cile il golpe di Pinochet blinderà per anni la democrazia. In musica la contrapposizione fra album e singoli è sempre più netta: se i Pink Floyd consegnano alla storia l’album più venduto di sempre (Dark Side of the Moon) e da noi debuttano cantautori come De Gregori (Alice), si assiste al boom del liscio (Ciao ciao mare) e alle performance impeccabili di Elton John (Crocodile Rock) e Paul McCartney (My Love), onnipresenti anche con i loro album