UN’ESTATE AL MARE – LE CANZONI DELLE VACANZE domenica 2 agosto

Le estati del 1970 e 1971

BattistiLe canzoni balneari sono ormai un ricordo, legato alla prima metà del decennio appena trascorso, quando il grosso dei successi era un’esaltazione vita spensierata su spiagge, distese d’acqua e ombrelloni. Il rock e i cantautori danno una scossa ai gusti e l’evasione fine a se stessa non basta più, bisogna cercare qualcosa di più profondo, nei testi o nei suoni. Le canzoni durano più a lungo, e si arriva a oltre quattro minuti. Come fanno Mina e Battisti, fra i dominatori dell’estate 1970. Tornano le melodie all’italiana: La lontananza, Settembre e Lady Barbara, vincitrice al Disco per l’Estate. Fra gli stranieri i successi sono firmati da Mungo Jerry (In the Summertime), Aphrodite’s Child (It’s Five ‘O Clock) e i Beatles ormai in procinto di sciogliersi (Long and Winding Road). Quella del 1971 è invece un’estate bollente: la miccia viene innescata il 5 luglio, al Vigorelli di Milano, quando la carovana del Cantagiro mostra le sue insanabili contraddizioni all’ingresso dei Led Zeppelin, ospiti anomali chiamati a rivitalizzare una manifestazione non più al passo coi tempi. Fuoco e fiamme impediscono alla band di terminare lo show, mentre Milva, Morandi e i Vianella si fanno da parte. L’unico in grado di mettere d’accordo pubblici vecchi e nuovi è Battisti (Pensieri e parole) che scrive anche un successo per Mina (Amor mio). E mentre il rock progressivo comincia a influenzare i gusti dei giovani italiani, c’è spazio per il folk rock delicato di Carole King (I Feel the Earth Move) e per il pop sempiterno (Chirpy Chirpy Cheep Cheep)