Roma, 29 luglio 2016 – “Caro Francesco, un caro saluto e un enorme grazie da tutti noi per il solo tuo ascolto”. Così alcuni giovani del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino si sono rivolti al Papa nell’ambito del progetto “Una radio per non restare a casa” definito dalla Conferenza Episcopale Italiana con il Ministero della Giustizia e finalizzato a dare spazio, in occasione della GMG 2016, alle voci dei ragazzi presenti nei carceri minorili.
I giovani carcerati di Torino, Milano e Catania infatti, grazie al contributo di inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane che in questi giorni (dal 25 al 29 luglio 2016) sta trasmettendo il programma alle ore 19, hanno avuto la possibilità, se pur a distanza, di partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù a Cracovia.
I ragazzi, avvicinandosi al mezzo radiofonico e sperimentando la loro voce, si sono raccontati interrogandosi su parole come speranza, misericordia e perdono, e cosa dire ai ragazzi presenti a Cracovia e soprattutto al Papa: “Sono mesi che sono in qui in carcere – aggiunge un giovane del carcere di Torino rivolgendosi sempre al Pontefice – e che dalle sbarre della finestra della mia cella vedo sempre lo stesso panorama. Riconosco di aver sbagliato e sono consapevole di dover pagare. Per favore prega per me e la mia famiglia”.
“Dammi la grazia – prosegue un ragazzo straniero – e portami fortuna nella mia vita futura e tanta salute”. “Veglia su tutti noi – dicono altri ragazzi – e se puoi dacci l’amnistia o l’indulto. Noi preghiamo per te, i ragazzi del Ferrante Aporti di Torino”.
Roma, 22 luglio 2016 – Anche i giovani carcerati di Torino, Milano e Catania parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia con Papa Francesco grazie alla radio. Sono i ragazzi che stanno facendo percorsi di recupero nelle carceri minorili Ferrante Aporti di Torino, Beccaria di Milano, I.P.M. di Catania. Giovani che non potranno andare a Cracovia ma che grazie alla radio saranno ugualmente presenti. Dal 25 al 29 luglio alle ore 19 su inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane, questi ragazzi con le parole, l’uso della musica e di altri linguaggi racconteranno le loro storie, riflessioni, fatiche e attese. “Una radio per non restare a casa” è il progetto definito dalla Conferenza Episcopale Italiana con il Ministero della Giustizia finalizzato a dare spazio, in occasione della GMG 2016, alle voci dei ragazzi presenti in questi carceri minorili.
Coordinati da don Virgilio Balducci Ispettore Generale dei Cappellani, i cappellani don Domenico Ricca dell’ Istituto Ferrante Aporti di Torino, don Claudio Burgio del Beccaria di Milano e don Francesco Bontà dell’ I.P.M. di Catania, d’intesa con i Direttori degli Istituti che hanno prestato la loro collaborazione e individuato gli educatori che hanno interagito con il progetto. All’iniziativa hanno contribuito anche Primaradio di Torino e Radio Zammu’ di Catania.
A Torino i ragazzi, avvicinandosi al mezzo radiofonico e sperimentando la loro voce, saranno loro a raccontare e raccontarsi. Si stanno interrogando su parole come speranza, misericordia e perdono, cosa dire agli ragazzi presenti a Cracovia e soprattutto al Papa. Da Catania, insieme ad alcuni pensieri sulla pace, i ragazzi leggeranno due lettere già vincitrici di un premio letterario locale: una rivolta al figlio appena nato, l’altra a un amico in libertà. Risponderanno alle domande: cosa è per te la felicità o cosa vorresti dire al Papa. Si esibiranno inoltre con alcune percussioni realizzate nel loro laboratorio musicale. Anche da Milano le storie difficili e drammatiche di alcuni giovani con i loro percorsi in carcere e in comunità. Leggeranno una lettera a Cupido sull’amore e si rivolgeranno ai loro coetanei a Cracovia, alternando interventi e canzoni scritte da loro con domande e speranze.
Ferrante Aporti di Torino
Beccaria di Milano
I.P.M. di Catania